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Neuropsichiatra infantile a Trento
Cosa prevede la visita? Generalmente si viene introdotti nella stanza predisposta, che ha una parte maggiormente strutturata e una parte dedicata ad attività di gioco. Il medico neuropsichiatra si informa sullo sviluppo del bambino/ragazzo in modo da poter compilare una anamnesi accurata che lo possa guidare nell’osservazione clinica, in base a quanto riportato dai genitori. Questa avviene grazie alle competenze di osservazione dello specialista mentre i bambini più piccoli vengono lasciati liberi di giocare con i materiali presenti nella stanza accuratamente predisposti allo scopo. Con i ragazzini più grandi l’osservazione può essere integrata anche con alcune domande rispetto alle problematiche portate, in modo da poter porre la diagnosi corretta e consigliare, eventualmente, i giusti approfondimenti, come ad esempio una valutazione genetica, una valutazione neuropsicologica per avere un profilo di funzionamento e comprendere al meglio le caratteristiche emerse dalla prima visita neuropsichiatrica. Alle volte, a seguito delle evidenze emerse, il medico neuropsichiatra suggerisce dei percorsi di trattamento che possano risolvere o attenuare le fragilità emerse, in particolare percorsi di logopedia, psicomotricità o neuropsicomotricità oppure una presa in carico educativa se rileva alterazioni nel comportamento. Quando necessaria terapia farmacologica per stati emotivi alterati, prescrive i farmaci maggiormente adatti in relazione alle caratteristiche e all’età del bambino/ragazzino e segue accuratamente l’andamento della cura sostenendo tutto il nucleo famigliare nel mettere in atto le giuste strategie e modalità a favore del migliore sviluppo possibile del bambino/ragazzo che in quel momento presenta delle fragilità. Di prassi la visita neuropsichiatrica presso S.O.S. Parole ha la durata di un’ora e prevede il rilascio di un resoconto scritto di quanto emerso.
Il medico neuropsichiatra si confronta costantemente con l’equipe multidisciplinare del centro per garantire una presa in carico il più possibile personalizzata ed efficace delle famiglie che si rivolgono alla sua valutazione.
Neuropsichiatria
La visita dal neuropsichiatra infantile ha l’obiettivo di arrivare ad una valutazione delle tappe dello sviluppo del bambino e dell’eventuale presenza di patologie di tipo neurologico, psicologico o psichiatrico. La visita dal neuropsichiatra infantile comincia con l’anamnesi, in cui si ricostruiscono insieme ai genitori le varie fasi dello sviluppo, per evidenziare eventuali criticità dal punto di vista linguistico, psicomotorio e relazionale. Si considerano inoltre diagnosi precedenti o difficoltà a scuola.
Lo specialista si dedica anche all’osservazione del bambino per comprendere come si relaziona con i genitori e con gli estranei, se e come gioca in modo spontaneo e come si comporta quando gli vengono proposte delle attività. Le attività sono rivolte a bambini e adolescenti in età compresa tra 0 e 18 anni e sono dedicate alla prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione per i disturbi di natura neurologica e/o psichiatrica e del neurosviluppo. Le attività si avvalgono dell’integrazione delle competenze professionali di medici neuropsichiatri infantili, psicologi e logopedisti e si svolgono in stretta collaborazione con i pediatri di libera scelta.
Il fine è quello di prendersi cura dei bambini e degli adolescenti che presentano le problematiche o le patologie di seguito indicate:
• patologie neurologiche (epilessia, cefalea, patologie neuromotorie, patologie neuromuscolari, sindromi malformative, ecc.)
• disordini del neurosviluppo (autismo, deficit di attenzione con iperattività, disturbi specifici di apprendimento come la dislessia, disabilità intellettive medio-gravi)
• disturbi del linguaggio
• disturbi internalizzanti (ad esempio ritiro sociale) o esternalizzanti (ad esempio disturbo oppositivo-provocatorio e disturbo di condotta)
• patologie psichiatriche a esordio precoce (psicosi, schizofrenia, depressione, ansia, disturbo ossessivo-compulsivo)
Alle volte può non essere sufficiente un unico incontro per arrivare ad un inquadramento diagnostico e, solo al termine del percorso valutativo svolto in collaborazione con altre figure professionali, si può definire, in accordo con la famiglia, un progetto di presa in carico a breve, medio e/o lungo termine, a seconda della situazione.
Il progetto d’intervento può prevedere controlli neuropsichiatrici periodici, prescrizione farmacologica, presa in carico psicologica, logopedica, prescrizione di ausili, monitoraggio dell’integrazione scolastica, colloqui con gli insegnanti e/o educatori e/o altri professionisti eventualmente coinvolti nel percorso di cura.
Psicologia
La visita neuropsicologica è un’indagine approfondita sulle tappe dello sviluppo cognitivo, emotivo, sociale e motorio del bambino, utile per comprendere il livello di maturazione e individuare eventuali atipie evolutive.
La visita comincia con l’anamnesi, in cui si ricostruiscono insieme ai genitori le varie fasi dello sviluppo, per evidenziare eventuali criticità dal punto di vista linguistico, psicomotorio e relazionale.
In seguito al motivo dell’invio e a quanto emerso dall’anamnesi, lo specialista si dedica all’osservazione del bambino e alla somministrazione di prove standardizzate volte a indagare le aree in cui si presume che il bambino abbia difficoltà. Le attività sono rivolte a bambini e adolescenti in età compresa tra 0 e 18 anni e sono dedicate alla prevenzione, diagnosi, cura e riabilitazione per i disturbi del neurosviluppo. Tra queste ricordiamo le principali:
- Valutazione del profilo di sviluppo: si tratta di un’indagine approfondita sulle tappe dello sviluppo cognitivo, emotivo, sociale e motorio del bambino, utile per comprendere il livello di maturazione e individuare eventuali atipie evolutive.
- Valutazione del profilo cognitivo: attraverso la somministrazione di test standardizzati, la valutazione cognitiva permette di analizzare il funzionamento intellettivo generale di una persona, individuandone punti di forza e di debolezza.
- Valutazione del profilo neuropsicologico: attraverso strumenti standardizzati, questa valutazione consente di esaminare il funzionamento delle funzioni cognitive superiori (attenzione, memoria, linguaggio, funzioni esecutive, abilità visuo-spaziali).
- Valutazione degli apprendimenti: questa valutazione permette di analizzare le competenze scolastiche di lettura, scrittura, comprensione del testo, calcolo e logico-matematica, nonché abilità grafo-motorie, individuando eventuali difficoltà o disturbi specifici dell’apprendimento (DSA).
Le attività si avvalgono dell’integrazione delle competenze professionali di medici neuropsichiatri infantili, logopedisti e neuropsicomotricisti e si svolgono in stretta collaborazione con i pediatri di libera scelta. Il fine è quello di fornire ai bambini e adolescenti il supporto durante le diverse fasi di sviluppo e gli strumenti volti a compensare le eventuali fragilità rilevate. Tra queste:
- Disordini del neurosviluppo (autismo, deficit di attenzione con iperattività, disturbi specifici di apprendimento come la dislessia, disabilità intellettive medio-gravi)
- Disturbi del linguaggio
- Disturbi internalizzanti (ad esempio ritiro sociale) o esternalizzanti (ad esempio disturbo oppositivo-provocatorio e disturbo di condotta)
- Patologie psichiatriche a esordio precoce (psicosi, schizofrenia, depressione, ansia, disturbo ossessivo-compulsivo)
Alle volte può non essere sufficiente un unico incontro per arrivare ad un inquadramento diagnostico e, solo al termine del percorso valutativo svolto in collaborazione con altre figure professionali, si può definire, in accordo con la famiglia, un progetto di presa in carico a breve, medio e/o lungo termine, a seconda della situazione. Il progetto d’intervento può prevedere approfondimenti neuropsichiatrici, prescrizione farmacologica, presa in carico psicologica, logopedica, prescrizione di ausili, monitoraggio dell’integrazione scolastica, colloqui con gli insegnanti e/o educatori e/o altri professionisti eventualmente coinvolti nel percorso di cura.
Una volta definito il profilo di funzionamento e definiti gli obiettivi di lavoro si può procedere con una delle seguenti prese in carico:
- Potenziamento cognitivo: interventi mirati per migliorare specifiche funzioni cognitive, come memoria, attenzione, capacità di pianificazione e problem solving, al fine di rafforzare le abilità necessarie per l’apprendimento e la gestione delle attività quotidiane.
- Trattamento degli apprendimenti: percorsi personalizzati per il recupero e il potenziamento delle competenze di lettura, scrittura, calcolo, comprensione del testo e grafo-motricità, rivolti a bambini e ragazzi con difficoltà scolastiche o con diagnosi di DSA.
- Potenziamento delle competenze socio-relazionali: interventi finalizzati a sviluppare abilità comunicative, empatiche e relazionali, promuovendo una migliore gestione delle emozioni e delle interazioni sociali in diversi contesti di vita.
- Trattamento delle difficoltà comportamentali: interventi volti a supportare bambini e ragazzi con difficoltà nella regolazione delle emozioni e del comportamento, come impulsività, iperattività, oppositività o difficoltà di adattamento, aiutandoli a sviluppare strategie più funzionali per affrontare le situazioni quotidiane.
- Supporto psicologico: colloqui di sostegno per affrontare momenti di difficoltà personale, emotiva o relazionale, aiutando il paziente a elaborare vissuti complessi e a sviluppare strategie di coping efficaci.
- Parent training: percorsi di supporto e formazione per genitori, con l’obiettivo di fornire strumenti pratici per gestire al meglio le dinamiche familiari, migliorare la comunicazione con i figli e affrontare eventuali difficoltà educative e comportamentali.
- Psicoterapia dell’età evolutiva (approccio cognitivo-comportamentale): percorsi terapeutici basati sul modello cognitivo-comportamentale, volti a supportare bambini e adolescenti con difficoltà emotive, comportamentali o relazionali, aiutandoli a sviluppare strategie più funzionali per affrontare le sfide quotidiane.
- Tutoraggio dell’apprendimento: percorsi di supporto personalizzati per migliorare il metodo di studio, la gestione del tempo e l’organizzazione scolastica, favorendo l’autonomia e la motivazione nello studio.
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